La mia adorata mamma è ancora ricoverata in medicina d'urgenza e la prognosi non è buona. Sicuramente dovrà subire un delicatissimo intervento alle carotidi e poi resta da capire se il malessere di domenica derivi solo da quello perché quando resta seduta sul letto ha sudorazione e annebbiamento della vista figuriamoci se dovesse alzarsi.
sto vivendo praticamente tra l'ospedale e le ore serali con mo padre al ritorno dal centro diurno ma fingere che tutto si risolverà pet il meglio è sempre più difficile. Mi sto rendendo conto che stavolta il rischio di perdere la persona più importante della mia vita sta diventando realtà è non sono pronta ad affrontarla. parlare con il medico e sentirsi dire che l'operazione non ancora decisa sarà comunque altamente rischiosa per la sua vita ma è comunque ancora più rischioso non farla mi mette i brividi. certo so che nessuno è eterno ma la mia mamma festeggerà solo 76 anni il giorno di Natale... e poi il pensiero di non averla più al mio fianco nell'affrontare la malattia del papà mi terrorizza.
Speriamo che tutta l'amicizia che s
Mi inizio a chiedere come farò a vivere senza di lei che è il mio unico vero punto di riferimento la mia unica ragione di vita. Il fatto di non sapere ancora una diagnosi completa, vivere nell'angoscia di convincerla a sottoporsi all'intervento, la paura che resti così debole da non mettersi quasi seduta sul letto per evitare sudorazione e annebbiamento d'elsa vista, la pura che poi l'operazione all'attuale deve per forza sottoporsi senza saper la data precisa e i rischi anche letali che può comportare mi sta dilaniato anche cerco no anzi devo essere forte per sostenere sia lei che il papà che inizia a capire che la mamma non tornerà presto e che ha qualcosa di serio. qualcuno mi ha fatto notare che potrò evitare di farmi dalle 9 alle 18 in ospedale ma io voglio starle vicina il più possibile perché ho bisogno della sua presenza. certo da venerdì dovrò ridurre le ore perché uno dei miei fratelli deve tornare a Milano e io dovrò rientrare dall'ospedale entro le 17:50 per il ritorno di mio padre dal centro diurno dove ho saputo ha pianto e mangiato meno. Io provo in tutti i modi a rassicurare ma lui percepisce che la cosa è seria...
Quanto mi sento impotente!!!! Sola e inconsolabile...
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